Papa Francesco scrive in La gioia dell’amore che vuole incoraggiare tutti ad essere “…segni di misericordia e di vicinanza … lì dove la vita familiare non si realizza perfettamente o non si svolge con pace e gioia.” (AL5)
Come rispondiamo dunque a questa esortazione? E come riflettere l’atteggiamento di Gesù di un ideale impegnativo, ma che non ha mai mancato di mostrare compassione e vicinanza alla fragilità degli altri? [AL38]
Papa Francesco ci spinge a riscoprire il senso e l’importanza della Misericordia, che è fonte di gioia, serenità e pace. (MV2) Perché la misericordia è il fondamento stesso della vita della Chiesa (MV10) ed è fondamentale per la missione di Gesù. (MV20)
Ma, come sappiamo, mostrare misericordia è tutt’altro che facile, soprattutto di fronte alle difficili realtà della vita familiare. Che cosa possiamo fare con coloro che causano danni a se stessi e agli altri, dove tutti i tentativi di aiutarli sono semplicemente falliti? Sembra esserci una sola linea logica d’azione?
Ma se consideriamo i forti stress e le tensioni che si riscontrano nel mondo di oggi, che esercitano enormi pressioni sulle relazioni, sui matrimoni e sulle famiglie, vediamo che tutti questi problemi appartengono a un contesto più ampio.
Molte famiglie sono costantemente preoccupate per la sicurezza del posto di lavoro, per i soldi, il futuro dei loro figli, per cui non sono presenti (AL50) per gli altri, il che può portare tensioni nelle relazioni e dolori nella vita familiare.
E con il mondo che accelera in tutti gli aspetti della nostra vita, i genitori possono tornare a casa esausti dopo il lavoro senza voglia di parlare. E laddove le famiglie non condividono un pasto comune, le relazioni possono essere messe a dura prova dalla dipendenza dalla televisione e da altre distrazioni.
E sono questi stress che possono portare a diverse dipendenze che possono causare gravi danni sia agli individui che agli altri. (AL50) Le dipendenze quali il gioco d’azzardo, la droga e l’alcol possono essere causa di immense sofferenze e provocare la rottura delle famiglie. E dove non c’è una famiglia a supportare le persone che soffrono di dipendenza, le persone possono arrivare a rovinare la loro vita. (AL51)
Ma anziché condannare, Papa Francesco ci invita a mostrare misericordia, a sopportare le debolezze e le lotte dei nostri fratelli e sorelle, chiamandoci tutti a dare speranza a coloro che hanno perso la strada o che sono nel bel mezzo di una tempesta. (AL291)
Come la Chiesa è segno dell’amore di Dio nel mondo d’oggi, (MV4) un faro per illuminare coloro che hanno perso la strada (AL291), anche noi siamo chiamati ad essere segno dell’amore di Dio. Perché ovunque ci siano cristiani tutti trovino un’oasi di misericordia. (MV12) Perché la Misericordia è la forza che ci risveglia alla vita nuova e ci infonde il coraggio di guardare al futuro con speranza. (MV10)
E Papa Francesco esorta la famiglia più numerosa, che è composta dalla più numerosa comunità di familiari, parenti e amici, (AL196) a fornire amore e sostegno ai bisognosi.
Soprattutto a coloro che sono soli, comprese le persone non sposate, separate, vedove, anziane e inferme.
Bambini senza genitori, madri adolescenti, genitori single.
I disabili, i giovani che lottano contro la dipendenza.
Quando ci rivolgiamo a tutti, possiamo aiutare gli altri a essere parte di una comunità e a sperimentare il dono incondizionato e gratuito della Misericordia. (AL297) Perché l’amore misericordioso è sempre pronto a capire, perdonare, accompagnare, sperare e soprattutto integrare. (AL312)
Perché l’amore porta i frutti nella misericordia e nel perdono (AL27) e la Misericordia è il cuore di Dio. (Papa Francesco 8 dicembre 2015, Festa dell’Immacolata Concezione)
AL – Amoris Laetitia (La gioia dell’amore)
MV – Misericordiae Vultus (Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia)