Papa Francesco, in La gioia dell’amore, riflette sulla Trinità e sulla famiglia.
Scrive: “La Trinità è Padre, Figlio e Spirito d’amore. Dio è comunione d’amore e la famiglia è il suo riflesso vivente.” [11]
Ma come possono le nostre famiglie, con tutte le loro imperfezioni e le loro sfide, essere un riflesso vivente della Trinità? Papa Francesco riconosce che le famiglie non cadono dal cielo perfettamente formate, ma vivono in situazioni diverse e affrontano ogni giorno sfide e lotte molto diverse.
Come può la famiglia essere un riflesso di Dio nella Trinità? Riflettiamo un attimo sulla Trinità.
Di solito, quando cerchiamo di capire come Dio può essere uno e trino allo stesso tempo, le nostre spiegazioni tendono a concentrarsi sulla Trinità come una sorta di problema matematico.
Oppure a volte sembra che la Trinità sia un mistero assoluto, qualcosa che può essere espresso solo attraverso forme e immagini astratte. Ma, come ci ricorda Papa Francesco, Dio non è una serie di idee astratte. Piuttosto, Dio – Padre, Figlio e Spirito Santo – è una comunità d’amore che ama l’altro con un amore perfettamente donato e ricevuto. Questo bellissimo flusso di amore che dona la vita nella Trinità è stato descritto come una danza divina.
Poiché siamo fatti a immagine di Dio, anche noi possiamo far parte di questa danza: siamo fatti per amare ed essere amati. Il sogno di Dio per le nostre famiglie è che noi riflettiamo questa meravigliosa danza d’amore con l’amore che diamo e riceviamo nelle nostre famiglie.
Ma, naturalmente, le famiglie vivono nel mondo reale, con sfide quotidiane che possono mettere a dura prova il cerchio familiare. Ma se restiamo in questo flusso di amore nonostante gli ostacoli, il cerchio familiare può rafforzarsi da queste sfide quotidiane.
È quando il flusso d’amore si ferma, quando non ci lasciamo andare o non ci perdoniamo che le relazioni possono incrinarsi e il cerchio familiare può iniziare a disintegrarsi. Ciò può accadere anche sulle cose più piccole.
Ecco perché Papa Francesco ci mostra che per trovare la gioia dell’amore tutti noi dobbiamo tenere viva la semplice pratica del perdono quotidiano e della rinuncia.
Se facciamo in modo che la giornata non finisca senza fare pace, anche con un piccolo gesto, una carezza, l’armonia in famiglia può essere ristabilita e il cerchio dell’amore scorre di nuovo.
Ecco perché, anche in tutte le nostre imperfezioni e disagi, le famiglie possono essere un riflesso vivente della Trinità.